Il DDL 1290 introduce tutele concrete per lavoratori e professionisti digitali. Diritto alla disconnessione per almeno 12 ore, senza messaggi o email di lavoro, per ridurre stress e migliorare la produttività.

Siamo tutti sempre e ovunque raggiungibili.  Oggi il vero lusso – e diritto – è poter staccare.
Il DDL Sensi, attualmente in discussione al Senato, propone una misura semplice ma rivoluzionaria. Almeno 12 ore di disconnessione garantita tra un turno di lavoro e l’altro.

L’obiettivo? Proteggere i lavoratori da tecnostress, ansia e burnout, disturbi sempre più diffusi in un ambiente professionale, e non, dove le notifiche non si fermano mai.
Questo disegno di legge si pone come atto di tutela, una spinta verso una nuova cultura del lavoro digitale. Dove efficienza e benessere possono convivere. Favorendo un ambiente di lavoro più sano, più equilibrato, più produttivo.
Non si tratta di limitare l’uso della tecnologia, ma di usarla meglio e con più consapevolezza.

Noi di EKO365, che ogni giorno lavoriamo nel settore IT e supportiamo le aziende nell’adozione di strumenti digitali, sappiamo bene quanto questo tema sia urgente e reale. La gestione della reperibilità digitale è una sfida concreta sia per i nostri clienti che per i nostri team: staccare è una necessità, non un lusso.

Cos’è il DDL Sensi e perché è importante

Il DDL 1290, presentato in Senato il 6 novembre 2024, nasce da un’urgenza sempre più evidente: regolare l’invasività delle comunicazioni lavorative fuori orario, oggi rese pervasive dalle tecnologie.
Non è un’idea isolata, ma un’evoluzione normativa già affrontata con la legge n. 81 del 2017, dove per la prima volta in Italia si parla di diritto alla disconnessione in relazione al lavoro agile. Un principio poi rafforzato nel 2021, durante la pandemia, con il decreto-legge n. 30, che lo estendeva sempre nel contesto dello smart working, lasciando però margini ampi alla contrattazione tra le parti.

Il DDL Sensi fa un passo oltre: vuole rendere questo diritto esplicito, accessibile e garantito a tutti i lavoratori, indipendentemente dalla modalità con cui svolgono la propria attività.
Non si affida più solo agli accordi aziendali o alle buone pratiche, ma propone una cornice normativa chiara e uniforme. Un cambio di paradigma che riconosce nella disconnessione non un favore, ma una necessità, in tempi in cui la linea tra lavoro e vita privata si è fatta sempre più sottile.

Diritto alla Disconnessione - tempo libero
DALL·E x EKO365

Cosa prevede il decreto: dati e misure principali

  • Disconnessione garantita per almeno 12 ore – ogni lavoratore ha il diritto di non ricevere comunicazioni di lavoro (email, telefonate, chat) al di fuori del proprio orario contrattuale e comunque per almeno 12 ore consecutive;
  • nessun obbligo di risposta – le comunicazioni ricevute fuori orario non obbligano il lavoratore a rispondere, né possono influire negativamente sul rapporto di lavoro;
  • straordinari solo se motivati – in casi di necessità o urgenza, il datore di lavoro potrà contattare il dipendente, ma dovrà motivare l’intervento e retribuirlo come lavoro straordinario;
  • Autonomi e professionisti inclusi – il DDL estende le tutele anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti, con l’obbligo per gli ordini professionali di adeguare i codici deontologici entro sei mesi;
  • dispositivi digitali a carico dell’impresa – le imprese con più di 15 dipendenti, che lavorano prevalentemente con strumenti digitali, dovranno fornire dispositivi aziendali per il lavoro, coprendo anche i relativi costi di gestione;
  • obblighi informativi per i datori di lavoro – il datore di lavoro dovrà informare formalmente il lavoratore sul diritto alla disconnessione al momento dell’assunzione e durante la formazione obbligatoria;
  • sanzioni in caso di violazione – la mancata osservanza del diritto alla disconnessione potrà costare all’azienda da 500 a 3.000 euro per ogni lavoratore coinvolto.

Lavoriamo nel digitale, ma non viviamo solo

In EKO365 lavoriamo nel digitale ogni giorno, ma non crediamo in un modello dove essere connessi 24/7 sia la norma. Il nostro impegno è aiutare le PMI a usare la tecnologia in modo intelligente e sostenibile, proteggendo la sicurezza, l’efficienza… ma anche l’equilibrio umano.

Sostenere il diritto alla disconnessione significa anche questo: rendere la tecnologia un’alleata, non un padrone.
È una conquista culturale, prima ancora che normativa, e rappresenta una trasformazione del lavoro in cui la produttività non si misura in ore online, ma in qualità, benessere e sostenibilità.

Disconnettersi, a volte, è il modo migliore per riconnettersi davvero.
Che vogliate essere super connessi o finalmente disconnessi… noi ci siamo comunque. Vi aiutiamo a farlo bene, in modo sicuro, sostenibile e senza perdere il controllo.
Perché il digitale dà il meglio di sé quando si adatta ai tempi delle persone, e non il contrario.

Diritto alla disconnessione - in spiaggia relax
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