La Commissione UE ha pubblicato i dati 2024 sul progresso degli Stati Membri verso gli obiettivi della Digital Decade 2030.
L’Italia mostra risultati positivi nelle infrastrutture di telecomunicazione, ma è in ritardo su IA, competenze digitali e PA. È necessario un maggiore impegno per colmare questi gap rispetto agli altri Paesi europei.

Nel marzo 2021, la Commissione UE ha presentato la Bussola per il digitale 2030, una visione strategica e un piano d’azione per rafforzare la sovranità digitale dell’Unione entro il 2030.
Il documento stabilisce obiettivi misurabili e vincolanti per connettività, competenze digitali, digitalizzazione delle imprese e dei servizi pubblici.

Il 3 luglio 2024 sono stati rilasciati i dati più recenti sullo stato di avanzamento verso questi obiettivi.
Con l’approssimarsi della metà del decennio, è cruciale valutare il percorso dell’Italia. Nonostante numerosi piani e il 25,6% dei fondi del PNRR destinati alla digitalizzazione, gli obiettivi rimangono sfidanti e l’Italia procede a velocità diverse nei vari ambiti.

Progressi e sfide dell’Italia

Nel 2023, l’Italia ha compiuto significativi progressi nel settore dell’e-government. In particolare per la sanità elettronica e i principali servizi pubblici digitali per le imprese. L’accessibilità e l’efficienza dei servizi pubblici, è complessivamente migliorata.

Permangono comunque sfide importanti, soprattutto in ambito di competenze digitali.
Molti italiani ancora non possiedono le competenze necessarie per sfruttare appieno le tecnologie digitali.
Le imprese italiane sono inoltre in ritardo nell’adozione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale. Il potenziale competitivo a livello internazionale è così limitato.

L’Italia continua a fare comunque progressi nell’implementazione delle reti gigabit. Migliora l’infrastruttura di telecomunicazione e si avvicina agli standard europei.

Digital Decade 2030
European Commission
Punti di forza
  1. Sanità elettronica. L’Italia eccelle nell’accesso alle cartelle cliniche elettroniche, con un punteggio di 82,7 su 100, superiore alla media UE di 79,1. Introdotte in tutte le regioni, hanno visto un notevole miglioramento del 15,9% nel 2023;
  2. infrastrutture digitali. Progresso nelle reti di telecomunicazione. Nonostante la copertura delle reti Fibre to the Premises (FTTP) e Fixed Very High-Capacity Networks (VHCN) sia inferiore alla media UE (59,6% contro 64% e 78,8%), l’Italia continua a fare buoni progressi, migliorando costantemente le sue infrastrutture digitali.
Punti di debolezza
  1. Adozione del cloud e unicorni, utilizzo dell’IA. Solo il 5% delle imprese italiane utilizza l’intelligenza artificiale, ben al di sotto della media UE dell’8%. L’ecosistema imprenditoriale italiano è inoltre debole, con pochi investimenti in capitale di rischio. Nel 2023, l’Italia ha registrato solo 7 unicorni, meno del 3% di tutti gli unicorni nell’UE;
  2. competenze digitali di base. Solo il 45,8% delle persone in Italia possiede competenze digitalihttps://www.eko365.it/?p=8242 di base, rispetto alla media UE del 55,6%. Questo dato evidenzia un significativo divario in tutte le fasce d’età e un trend di crescita limitata.

Tabella di marcia italiana

L’Italia ha delineato una strategia dettagliata per raggiungere gli obiettivi del Digital Decade.
Il piano prevede obiettivi per tutti i 14 indicatori chiave di prestazione, allineandosi con le ambizioni dell’UE per il 2030.
Il bilancio stimato per realizzare questa trasformazione digitale è di oltre 32,5 miliardi di EUR (1,6% del PIL), escludendo gli investimenti privati.

Raccomandazioni per l’Italia

  • Competenze digitali di base. Rafforzare le competenze digitali in tutti i gruppi destinatari, migliorando formazione ed educazione;
  •  adozione dell’IA da parte delle Imprese. Promuovere l’adozione dell’IA da parte delle imprese, superando le barriere specifiche del contesto italiano;
  •  unicorni e start-up. Sostenere l’ecosistema delle start-up e delle imprese innovative tramite strumenti finanziari efficaci e iniziative per l’espansione delle imprese;
  •  specialisti in TIC. Espandere i programmi TIC nell’istruzione superiore e adottare misure per aumentare la partecipazione delle donne nelle TIC, promuovendo carriera e formazione in questo settore.

Gli obiettivi EU

Il programma politico del Decennio Digitale europeo stabilisce le ambizioni digitali per il prossimo decennio sotto forma di obiettivi chiari e concreti. Gli obiettivi principali possono essere riassunti in 4 punti:

  1. Una popolazione con competenze digitali e professionisti digitali altamente qualificati
  2. Infrastrutture digitali sicure e sostenibili
  3. Trasformazione digitale delle imprese
  4. Digitalizzazione dei servizi pubblici
Digital Decade 2030
European Commission
Raccomandazioni agli Stati membri per accelerare i progressi
  • Adottare misure mirate per promuovere l’adozione dei gigabit da parte degli utenti finali; 
  • sostenere la diffusione di nodi periferici sicuri e sostenibili nell’ambito delle loro strategie di connettività, IoT e IA;
  • sostenere le PMI nell’adozione di strumenti digitali, in particolare il cloud, l’analisi dei dati e l’IA;
  • aumentare e diversificare il capitale privato per investire in start-up ad alta crescita. 
Raccomandazioni agli Stati membri per affrontare le sfide
  • Dare priorità agli investimenti nell’istruzione e nelle competenze digitali;
  • sostenere l’esposizione precoce dei giovani, in particolare delle ragazze, alle discipline STEM e promuovere l’apprendimento permanente nel settore delle TIC;
  • dare priorità allo sviluppo di casi d’uso concreti per sostenere gli utenti e i fornitori di servizi pubblici e privati nell’uso del portafoglio di identità digitale dell’UE;
  • adottare misure di investimento e normative per rendere i servizi pubblici digitali sicuri e interoperabili accessibili a tutti, compresi gli anziani e le persone con disabilità.