Il cloud computing rappresenta uno dei pilastri su cui si basa la trasformazione digitale dell’economia italiana. Ne è il motore.
Il suo impatto va ben oltre la semplice digitalizzazione.
Integrando il cloud computing nelle strategie aziendali e settoriali, è possibile promuovere un modello di sviluppo più sostenibile, capace di rispondere alle sfide attuali e del futuro.
La capacità del cloud di ridurre l’impronta energetica, migliorare la resilienza delle infrastrutture e facilitare la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio rende questa tecnologia una componente essenziale della strategia di sostenibilità a lungo termine.
É quanto emerge dal Rapporto “Il digitale in Italia“, lo studio Anitec-Assinform ritenuto oggi lo studio di riferimento del mercato ICT nazionale.
Il mercato digitale in Italia e l’importanza del cloud computing
Il mercato digitale italiano ha visto una crescita rilevante nel 2023, per un valore complessivo di 78,7 mld €. L’incremento del 2,15% rispetto all’anno precedente, ha superato quello del PIL nazionale (+1,5%).
Sono tre i segmenti che hanno trainato la crescita dei servizi ICT, l’area di mercato più dinamica (+9%):
- cloud computing;
- cybersecurity;
- servizi legati all’Intelligenza Artificiale.

Il cloud computing emerge come un elemento cruciale di questa crescita. Per la capacità di supportare la digitalizzazione delle imprese, e agevolare i percorsi di sviluppo sostenibile.
Flessibilità, scalabilità ed efficienza energetica dei servizi cloud. Queste le caratteristiche che offrono alle aziende la possibilità di ridurre l’impatto ambientale delle proprie operazioni. Un tema sempre più centrale nella strategia di crescita delle aziende.
Cloud computing come motore di crescita
Le previsioni per il 2024-2027 indicano una continua crescita del mercato digitale, con un tasso medio annuo del 3,9%.
In particolare, i servizi ICT, che includono il cloud computing, continueranno a crescere con un tasso medio annuo previsto dell’8,2%. Crescita supportata da una serie di fattori.
1. Investimenti pubblici
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza -PNRR – ha destinato e destinerà significative risorse per la digitalizzazione del paese. Attenzione particolare è rivolta al cloud, alla cybersecurity e ai progetti di sanità digitale. Un investimento pubblico che funge da catalizzatore per l’adozione di soluzioni cloud e permette alle aziende di migliorare l’efficienza operativa e ridurre i costi.

2. Adattamento tecnologico
Le aziende italiane, sia grandi che piccole, stanno progressivamente adottando tecnologie digitali avanzate. Il cloud computing, in particolare, offre loro la possibilità di accedere a risorse computazionali su scala. Operazione che riduce la necessità di costose infrastrutture interne e promuove l’innovazione attraverso l’accesso a nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale.
Cloud computing e sostenibilità: un binomio strategico
Il cloud computing gioca un ruolo fondamentale nella transizione verso un’economia più sostenibile. Questa tecnologia è alla base della Twin Transition. Il concetto promosso dalla Commissione Europea che vede la trasformazione digitale e la transizione ecologica come due processi interconnessi.
Il cloud, infatti, permette di ottimizzare l’uso delle risorse energetiche, riducendo le emissioni di CO2 e minimizzando l’impatto ambientale.
Green cloud: ottimizzazione energetica e riduzione delle emissioni
Uno degli aspetti più interessanti del cloud computing è la sua capacità di ottimizzare il consumo energetico.
I data center hyperscale, che costituiscono il cuore delle infrastrutture cloud, sono progettati per essere estremamente efficienti.
Tecnologie avanzate permettono a questi data center di contenere l’aumento della domanda energetica, nonostante la crescita esponenziale delle esigenze computazionali.

Per rendere ancora più sostenibili le infrastrutture cloud, vengono adottate diverse strategie. Il Green IT, ad es, prevede l’uso di hardware di nuova generazione che consuma meno energia. Il green coding, si focalizza sull’ottimizzazione del codice software per ridurre l’uso delle risorse computazionali. Inoltre, l’adozione di architetture serverless e edge computing consente di ridurre ulteriormente l’impatto ambientale. Distribuiscono infatti in maniera efficiente i carichi di lavoro e minimizzando il consumo di energia.
Adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici
Il cloud computing aiuta a ridurre l’impatto ambientale delle operazioni IT. Svolge inoltre un ruolo cruciale nell’adattamento ai cambiamenti climatici e nella mitigazione dei loro effetti.
Le tecnologie cloud, insieme a strumenti come l’IA e i Big Data, permettono di sviluppare modelli previsionali avanzati. Un aiuto prezioso per le aziende e le istituzioni a prepararsi e rispondere agli eventi climatici estremi.
Un esempio. L’integrazione di soluzioni di Digital Twin nei sistemi di monitoraggio consente di simulare e prevedere l’impatto degli eventi climatici sulle infrastrutture critiche. Migliora così la resilienza delle città e dei settori economici.
Strategia e impatti settoriali
Le tecnologie cloud non si limitano a offrire benefici diretti in termini di riduzione delle emissioni e ottimizzazione energetica. Hanno infatti anche un impatto significativo su altri settori economici. L’adozione di soluzioni cloud può facilitare la decarbonizzazione di settori ad alta intensità energetica, come energia, trasporti e costruzioni. Riducendo l’impatto ambientale delle loro operazioni. Un esempio. Nelle smart grids, il cloud computing consente una gestione più efficiente dell’energia, integrando fonti rinnovabili e ottimizzando la distribuzione in tempo reale.
Infine, non dimentichiamo l’effetto sensibilizzazione e consapevolezza. L’adozione del cloud computing nelle pratiche aziendali favorisce la crescita sostenibile, supportando l’implementazione di strategie ESG (Environmental, Social, Governance). Le aziende possono utilizzare il cloud per migliorare la trasparenza e la tracciabilità delle proprie operazioni. Monitorare le emissioni e implementando soluzioni per ridurle in modo continuo.

La Fig. mostra quanto le tecnologie IT contribuiscono alle emissioni di carbonio nei diversi settori economici. Viene indicato il totale emissioni prodotte dalle tecnologie IT in ciascun settore e quanto rappresentano rispetto al totale delle emissioni di quel settore.
Un esempio. Settori come comunicazioni, media e servizi hanno una quota elevata delle loro emissioni totali legate alle tecnologie IT. Adottare pratiche di “Green IT” potrebbe dunque ridurre significativamente l’impatto ambientale di questi settori. In altri settori, come la sanità o la distribuzione, le tecnologie IT contribuiscono meno alle emissioni totali. Ma c’è comunque spazio per migliorare l’efficienza energetica e ridurre l’impatto ambientale. Ecco come le iniziative green legate alle tecnologie possono avere un impatto maggiore nella lotta contro il cambiamento climatico.